L’ingegneria fuori dagli schemi: Nicola Dutto
L’ingegneria fuori dagli schemi: Nicola Dutto
27 maggio 2024, ore 11:30.
Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi e delle Tecnologie Industriali – DISTI
Plesso “Ampliamento della Sede Didattica” – Aula P
Parco Area delle Scienze, 69/A, Parma
Il protagonista questo appuntamento sarà Nicola Dutto, pilota paraplegico, primo al mondo ad aver preso parte in moto alla Dakar 2019. Nell’incontro si parlerà di ingegneria fuori dagli schemi, secondo molteplici accezioni: come deve essere progettato un veicolo per resistere ai climi più ostili ed essere utilizzato in gara da un pilota paraplegico? Nicola Dutto dialogherà con Fabio Bozzoli, Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. Introduce l’incontro la Professoressa Dolores Rollo, Direttrice del Centro Accoglienza e Inclusione dell’Università di Parma.
Per motivi organizzativi, per partecipare all’incontro, è richiesta l’iscrizione al link: https://forms.office.com/e/EgxJsiN2tp
Nicola Dutto, biografia
Nicola Dutto, pilota cuneese, porta avanti la passione per la moto da quando ha 22 anni. Dal 2000 al 2009 è stato campione di motociclismo, distintosi per quattro vittorie nel campionato di Baja e aggiudicandosi due titoli europei, due italiani e due spagnoli. Nel 2010, a seguito di un grave incidente, ha riportato delle lesioni permanenti alla spina dorsale che lo costringono alla sedia a rotelle. Grazie al suo coraggio Nicola torna in sella nel 2012, e gareggia nella Baja Espana Aragon in Spagna Nel 2013, nella Baja 500 in Messico, diventa il primo pilota paraplegico al mondo a gareggiare con i normodotati nelle più dure Desert Race internazionali.
Negli anni successivi partecipa ad innumerevoli gare internazionali classificandosi in posizioni di grande rilievo.
“Non ho mai odiato la moto o rinnegato quello che ho fatto. Mi reputo un ragazzo fortunato perché ho potuto trasformare una passione in una professione, con tutti i rischi del mestiere. Quando sono in sella mi dimentico di non poter usare le gambe. La moto mi ha spezzato ma mi ha salvato.” Nicola Dutto